domenica 15 ottobre 2017

La comunicazione nell'attività educativa

La comunicazione nell’attività educativa

Le teorie considerate nella lezione precedente ci consentono di de nire i tratti essenziali dell’attività educativa a scuola, che si presenta come uno scambio comunicativo attraverso un dialogo.
La comunicazione educativa è innanzitutto una trasmissione di informazioni tra un mittente (l’insegnante) e un ricevente (l’allievo). Data la natura didattica di questa comunicazione, però, il messaggio deve essere trasmesso in modo ed efficace, tenendo conto che la comunicazione non è un processo unidirezionale, ma segue una dinamica circolare nella quale mittente e ricevente si scambiano i ruoli: lo studente (ricevente) che ascolta l’insegnante (mittente) reagisce con
domande, cenni del capo, espressioni del viso e diventa a sua volta mittente di un messaggio che il docente riceve.
Per questa ragione, l’allievo non è un recettore passivo di informazioni e la comunicazione educativa non può essere una semplice forma di trasmissione di informazioni, nella quale chi emette un messaggio si disinteressa di chi lo riceve:
deve essere invece un vero dialogo basato sulla partecipazione attiva di entrambi gli interlocutori (insegnante e allievo), che si preoccupano l’uno delle reazioni dell’altro (feed back).
Per evitare che la comunicazione sia disturbata, ossia che il messaggio originario venga alterato nella percezione del destinatario, è opportuna la metacomunicazione esplicita: il ricevente dichiara di aver ricevuto e compreso il messaggio permettendone, se necessario, una riformulazione. Nell’attività educativa è l’insegnante a sollecitare la metacomunicazione, usando per esempio una delle funzioni del linguaggio analizzate da Roman Jakobson, la funzione metalinguistica, che consiste nel verifcare se il codice adottato viene inteso correttamente dal ricevente (la caratteristica domanda: “capisci?”).
È particolarmente importante che l’insegnante o educatore, in quanto adulto “facilitatore” del processo di insegnamento-apprendimento verifchi (e spinga l’allievo a verifcare) le modalità e l’efficacia della propria comunicazione.

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